Nelle persone che vivono con il diabete di tipo 2 una dieta a basso contenuto di carboidrati si è dimostrata efficace nel raggiungere il controllo glicemico e in oltre la metà dei malati ha consentito di raggiungere la remissione. È quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista BMJ Nutrition, Prevention & Health.
Lo studio, condotto presso la Norwood Surgery nel Regno Unito, ha coinvolto quasi 10mila diabetici a cui sono stati regolarmente offerti consigli sulle diete a basso contenuto di carboidrati e sulla perdita di peso tra il 2013 e il 2021.
Il 39% ha seguito una dieta a basso contenuto di carboidrati. Dopo una media di 33 mesi, il peso dei partecipanti è diminuito in media di 10 kg e la remissione è stata raggiunta dal 51% della coorte. Anche il colesterolo LDL e la pressione sanguigna dei pazienti sono diminuiti. «Oltre a rappresentare un’importante finestra di opportunità per ottenere la remissione del diabete senza farmaci, i risultati hanno dato speranza anche ai soggetti con diabete di tipo 2 scarsamente controllato che potrebbero non andare in remissione» hanno affermato gli autori dello studio. «Questo gruppo ha infatti ottenuto i maggiori miglioramenti nel controllo della malattia (in termini di livelli di HbA1c), una notizia che potrebbe fungere da catalizzatore per il cambiamento, cambiando il modo in cui la condizione viene gestita e trattata».
Natalie Louise Burrows, nutrizionista fondatrice di Integral Wellness, una clinica nutrizionale e sanitaria specializzata nel diabete di tipo 2, vede questo studio come uno sviluppo molto positivo sulla gestione della malattia in quanto «dimostra come il supporto proattivo e una buona guida da parte dei professionisti sanitari possono aiutare i pazienti a ottenere la remissione, piuttosto che pensare al diabete come una diagnosi che necessita di trattamento».
Ma, in che modo può una dieta a basso contenuto di carboidrati aiutare a far regredire il diabete di tipo 2? Burrows spiega che «la riduzione del volume di zucchero consumato attraverso il cibo consente al corpo di utilizzare le riserveimmagazzinate nelle cellule adipose per produrre energia. Supporta anche le cellule a ripristinare la sensibilità all’insulina così come l’attività fisica». Inoltre, «questo studio conferma che il diabete di tipo 2 non è una condizione che può solo peggiorare. Le scelte dietetiche e di stile di vita possono aiutare a mitigare la diagnosi e sostenere la remissione e l’assenza di farmaci».
A tal proposito, per iniziare gli esperti consigliano di ridurre gradualmente i cereali ad alto contenuto di carboidrati e di sostituirli con porzioni più consistenti di proteine magre come pesce azzurro, uova e pollo e aggiungere verdure non amidacee come ad esempio broccoli, cavoli, cavoli, funghi e fagiolini.