Fatica: è questo uno dei dieci trend mondiali per il 2023. Lo evidenzia un report realizzato da Euromonitor International e condotto su un campione di cittadini di ben 100 paesi nel mondo. Un termine, questo, che ha come risultato il cambio di passo verso una vita meno caotica, sempre più orientata al benessere. Lo confermano gli analisti, che hanno individuato il fenomeno crescente dei cosiddetti thrivers, ovvero coloro che per l’anno nuovo hanno deciso di rallentare i ritmi frenetici per concentrarsi su altri fronti tanto che, rinunciando alla fatica, sono diventati anche più ottimisti: il nuovo stile di vita (più vita privata, meno carriera e impegni stressanti) induce infatti il 55% del campione a vedersi più felice da qui ai prossimi 5 anni e più in salute (48%). Il 53% afferma inoltre di aver ridotto troppo il limite tra lavoro e vita personale nel 2022 e il 45% di essersi sentito troppo sotto pressione lo scorso anno.
Stando a quanto riportano gli analisti, nel 2022 il consumo di prodotti a base di cannabis nel mondo ha raggiunto i 25 miliardi di dollari e, sempre nell’arco dello stesso anno, sono stati spesi almeno 5 miliardi in sistemi per dormire, mentre 1 miliardo in integratori per rilassarsi e migliorare l’umore. Complice la pandemia, che prima ci ha costretto a rallentare, poi ci ha indotto alla smania di voler tornare alla vita normale. “I consumatori navigano in un mondo sempre più caotico con livelli di esaurimento ai massimi storici, – spiegano gli analisti – per questo stanno mettendo i bisogni personali sopra ogni altra cosa”. Poi aggiungono: “le persone hanno superato il punto di resistenza all’esaurimento, sono sopraffatte e fanno del loro meglio per cavarsela e cambiano stile di vita. Si rifiutano di lavorare troppo a spese del loro benessere mentale”.
Il report evidenzia inoltre come i cittadini desiderino sempre più vivere adempiendo ai loro doveri quotidiani, ma senza esaurire le proprie energie. I Thrivers stanno facendo una pausa, un passo indietro, per lasciare andare ciò che è al di fuori del loro controllo, mettendo al primo posto le esigenze personali. “Le persone stanno cercando la pace mentale e il conforto nei rapporti affettivi, inseguono il miglioramento dell’umore e più calma”. Obiettivo del 2023 è quindi difendere la propria salute fisica e mentale, anche sul luogo di lavoro. “I lavoratori richiederanno una maggiore qualità di vita in ufficio prima di tornare definitivamente alle loro scrivanie”.
Oltre al rallentamento dei ritmi di vita frenetici, nel 2023 Euromonitor segnala altri fenomeni correlati al desiderio di riconquistare esperienze più concrete e personali. Si passa da chi preferisce risparmiare (il 75% del campione non pensa di spendere di più, mentre sale l’interessamento verso l’opzione ‘compra ora-paga dopo’), a chi desideradisconnettersi dai dispositivi tecnologici, con un controllo più selettivo dei contenuti da guardare, tanto che il 57% dichiara di avere eliminato le App “mangia tempo” dal proprio smartphone.
Infine, nell’analisi si legge che “il post-pandemia è arrivato: i cittadini sono ansiosi di ‘riscoprire’ il mondo con azioni quotidiane da fare di persona e non online (per il 39% del campione). Cresce inoltre il desiderio di inquinare meno (il 43% del campione ha ridotto i consumi energetici già nel 2022) e l’attenzione per i diritti e le disuguaglianze di genere, i principi di equità e inclusività. La generazione Z in particolare è immune, ad esempio, alle pubblicità tradizionali che li sollecitano dovunque. Per loro l’autenticità e l’impatto sociale contano di più se devono fare acquisti”.